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Discografia

Thriller, uno dei brani più famosi della storia della musica di Michael Jackson, è la prima rielaborazione di un brano non originale dei Sofia Trio. Rappresenta un tributo al grande cantante/showman americano proprio nel 12° anniversario dalla sua scomparsa (25 giugno 2009). Il brano è stato arrangiato da Luca Deriu per sestetto con Pina Muroni alla voce, Mario Meloni alla chitarra, Davide Guiso alla tromba, Fabio Coronas al trombone, Fabrizio Fogagnolo al basso e Luca Deriu alla batteria durante il periodo di emergenza sanitaria dovuta al covid-19 tra il 2020 e il 2021. Si cerca di dare una personale interpretazione in chiave “contemporary jazz” rispettando la melodia come caratteristica fondamentale della composizione di partenza del 1982 di Rod Temperton pensata per Michael Jackson.

 

 

Barà Sanja è il primo brano registrato a distanza dai Sofia trio nel mese di giugno 2020. È stato composto da Luca Deriu che ha voluto omaggiare i due ritmi tradizionali del Mali che danno il nome al pezzo, “Barà” e “Sanja”. Il trio sintetizza e condensa in questo brano diversi concetti artistici in linea con il suo approccio eclettico alla musica e Barà Sanja mira a richiamare le sonorità fusion-jazz-rock degli anni ’70 e ’80 e ad arricchirle con soluzioni di contemporary jazz più attuali.

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 http://www.dodiciluneshop.it/dettagli.asp?idp=234

 

Dicono di noi:

Maestro Battista Giordano, del lavoro dice: ”un disco interessante, ricco di idee, belle composizioni e musica”.

Paolo Fresu, che in passato ha contribuito alla formazione dei tre musicisti: ”Un lavoro maturo, ben concepito e ben suonato. Un buon disco”.

Nell’inserto Alias del Manifesto Guido Festinese scrive: “nobile approccio apolide” del “notevole” Sofia trio: “ritmica flessuosa, una chitarra inquieta ed espressiva c’è l’Europa, l’Africa e l’America”. http://www.dodicilune.it/recensioni/ED372_ED375_ED381_ALIAS.png

Il portale Strategie Oblique di Roberto Paviglianiti dice:
“jazz trio con chitarra elettrica, sposta il proprio baricentro espressivo da situazioni pensose, quasi contemplative, ad altre dove emerge l’anima elettrica che ne determina la principale caratteristica”. http://strategieoblique.blogspot.it/2017/09/sofia-trio-sofia-dodicilune-2017.html#links

Il diapason di Alessandro Nobis scrive:
“nonostante questo sia il lavoro di esordio mi sembra di poter affermare che sia già un lavoro maturo e che se da una lato evidenzia che la lezione dei grandi maestri sia stata assorbita dall’altro dimostra ottima capacità di composizione”. http://strategieoblique.blogspot.it/2017/09/sofia-trio-sofia-dodicilune-2017.html#links

Simone Bardazzi nella rivista Audiophile sound scrive: “I Sofia Trio […] hanno una la rara caratteristica di essere un trio davvero sinergico, capaci di fare la differenza proprio nel mélange stilistico che sono in grado di proporre, grazie ad un affiatamento davvero rimarchevole. Un interplay eccitante che rende questo debut album scorrevole ed appassionante […]” https://www.dodicilune.it/recensioni/ED381_AUDIOPHILESOUND.jpg

Stefano Dentice – Stumenti&Musica Magazine: “Una sapida miscellanea comprendente echi mediterranei e palesi riferimenti al contemporary jazz, il tutto adornato da svariate soluzioni armoniche di ottima fattura. […] L’incalzante riff di Deriu’s Illusion (Luca Deriu) contagia subito, sin dalle primissime misure. L’eloquio intessuto da Meloni è magnetico, materico, ponderato con acume. Bootstrap (Mario Meloni) è una composizione assai energica. Il chitarrista dà vita a un’elocuzione ricca, mai oleografica, sostenuto dal comping sempre puntuale cesellato da Deriu. Il climax di Pino Pino (Luca Deriu) è particolarmente bizzarro e intrigante. L’efficace solo di Meloni è locupletato da un maliardo bluesy mood, nonché da godibili finezze armoniche. Fogagnolo architetta un discorso improvvisativo denso di nerbo espressivo. Sofia è un album coinvolgente, policromatico dal punto di vista stilistico, in cui i protagonisti sprigionano un calore comunicativo che si percepisce immediatamente.” http://www.strumentiemusica.com/notizie/le-recensioni-di-sm-sofia-sofia-trio/

Chris Spector, editor and publisher from Midwest Record (USA):
“A improvising trio that’s looking to sell you on their telepathy rather than their pyrotechnics comes in with something that feels linear and thought out with loads of influences proudly on display when you least expect some of them. Stopping well short  of being eggheaded and pedant, this bunch likes to swing and feel free spreading the gospel of that.  Delightful stuff that takes you somewhere else, this is solid change of pace”. http://www.midwestrecord.com/MWR1317.html

Preston Frazier from Something Else Reviews (USA): “Deriu’s Illusion,” the opening song, captures with the sounds of guitarist Mario Meloni’s melodic touches, and the African-meets-European touches of drummer Luca Deriu. Double bassist Fabrizio Fogagnolo quickens the pace and the listener is quickly taken down a fascinating rabbit hole of great jazz. The trio, whose name is derived from the Greek term Sophia – meaning wisdom – infuse a healthy dose of contemporary jazz elements, European flair and African passion. The result is inspired playing, fascinating original compositions like “Pino Pino” and the title song. There’s an enthusiasm which is embedded in the entire album. Sofia Trio’s Sofia is one of my Top 3 jazz albums so far this year. http://somethingelsereviews.com/2018/03/05/zig-zag-power-trio-aaron-comess-five-for-the-road/

Geaorge W.Harris – Jazzweekly – (USA): The Sofia Trio brings Mario Meloni/g, Fabrizio Fogagnolo /b and Luca Deriu/dr together for some deep grooves. Meloni has a modern tensile sound, not unlike John Scofield, getting lyrical on the rivulet of “Deriu’s Illusion” and the funky back beat of “Pino Pino.” The strings get sinewy with Deriu’s brushes on the laconic “Nake’” and create a soft bed of roses for “Solu Deo.” Some delightful understated moments come with the exotic Bootstrap” and creating modern impressions with acoustic guitar on the lovely “Sulle Rive Del Trasimeno” with guest guitarist Battista Giordano. Umbrian sunsets. https://www.jazzweekly.com/2018/04/italian-artcecilia-sanchietti-la-terza-via-vito-liturri-trio-from-beyond-sofia-trio-sofia/

Thierry Giard – Culture Jazz (FRA): “À nouveau une formation transalpine. Ce Sofia Trio ne manque pas de qualités, en particulier la complémentarité des musiciens qui apportent chacun leur touche (couleurs, souplesse des rythmes, travail sur les timbres). Une impression positive!” http://www.culturejazz.fr/spip.php?article3267#56

 

 Special Guest: Battista Giordano

Battista Giordano, diplomato in chitarra classica presso il Conservatorio A.Buzzolla di Adria,  ha studiato armonia con il M° Antonio Doro.  Nel 1987 vince il Primo Premio al Festival Jazz Internazionale Sant’Anna Arresi con il disco Présage, di cui è il compositore. Collabora tra gli altri con Stochelo Rosenberg, Billy Cobham, il soprano Antonietta Chironi e il compositore Antonio Doro, del quale esegue: Di bandiere, di occhi di cuori ,  A vi noi potremmo. che nel dicembre ’97 viene eseguito al Teatro alla Scala di Milano. Ha scritto per numerose opere teatrali, recital tra i quali Microcosmi, Due sogni di versi, Taglie Forti per la poetessa Alessandra Berardi. Nel 2004, su commissione

di Intermezzo scrive Imprentas e nel 2005  il melologo “Adelasia”. Nel 2007 scrive con Omar Sosa le musiche di “Isolanos”. Nel 2009 scrive le musiche del balletto “Terra” su coreografie di Mick Zeni primo ballerino del Teatro alla Scala, Gianluca Schiavoni e Massimiliano Volpini. Nell’ottobre del 2009 ha scritto le musiche per il recital “Caminantes” la cui prima è andata in scena a New York presso l’Istituto Italiano di Cultura all’interno di una Rassegna in collaborazione con il Lincoln Center. Nel 2010 scrive su commissione di N’ur  la partitura di “Regio Coelis”, eseguita  in prima nazionale nel chiostro di San Salvatore in Lauro in Roma. Sempre nel 2010 scrive le musiche per il balletto Django su coreografie di Mick Zeni e Gianluca Schiavoni con la partecipazione di alcuni ballerini del Teatro alla Scala.
Nel 2012 in occasione del premio alla carriera conferito ad Ettore Scola, scrive per il quartetto d’archi “Karel Quartet” gli arrangiamenti delle musiche tratte dai film più significativi del regista.
Nel 2012 scrive per il pianista Claudio Constantini e il violinista Carlos Garfias le musiche per un concerto a cui ha fatto seguito  il disco “Sonatina op.1 e sei fantasie “uscito nel 2013.
Nel ottobre del 2013, scrive tre composizioni per la V edizione del concorso per giovani diplomati “Villa las Tronas” inseriti nel concorso stesso in prima esecuzione assoluta.